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martedì 26 aprile 2011

wipEout PULSE




3,2,1...
Si sente il tifo degli spettatori. Guardo le navette degli altri concorrenti e cerco di immaginarmi il tracciato che sto per affrontare... sul monitor alla linea di partenza compare il conto alla rovescia: 3, 2, 1... GO! Premo con forza l'accelleratore e la fascia contachilometri comincia a riempirsi. alla mia destra sfrecciano insegne pubblicitarie di ogni genere, dal logo della FX400 a quello dell' AG-SYSTEMS. Passo sopra ad alcuni velocizzatori e supero la navetta TRIAKIS. Davanti a me ci sono dei dispensatori di armi! Non me lo faccio ripetere due volte e, con uno spostamento laterale, ci passo sopra: guadegno dei razzi. Ormai so bene come funzionano: aspetto un rettilineo e sgancio le tre testate esplosive. La QIREX davanti a me viene centrata in pieno e fa un testacoda mentre io gli passo accanto. Mi trovo davanti una serie di curve strette e sbando sulle pareti vedendo l'indicatore scudo lampeggiare di rosso. Raggiungo i 400km/h e vado in seconda posizione... per qualche secondo: l'avversario, da dietro, mi aggancia con un missile... mi centra... e azzera la mia propulsione. Vengo superato ma non mi arrendo. Trovo e attivo il pilota automatico e accelero al massimo. Sono terzo e siamo sul rettilineo finale. Passo sopra ad una croce di potenziamento e trovo una carica di turbo. Spostamento laterale a sinistra e attivazione: a 700Km/h taglio il traguardo tra le esultanze dei tifosi aggiungendo un' altra medaglia d'oro alla mia collezione.

UNA SCARICA DI ADRENALINA
Esatto. E' questo che si prova a giocare a questo eccellente titolo StudioLIVERPOOL. Analizziamone ogni singolo aspetto:
Il sonoro è pazzesco: oltre al sottofondo dei propulsori e all' ottimo rumore delle armi c'è la possibilità di ascoltare un buon numero di canzoni tecno-house (16 per essere precisi. Ne pubblicherò i titoli a breve ndKaiser)dei migliori Dj e di aggiungere fino a 30 brani propri e ascoltarli durante le gare (io non ci riescoXD ndKaiser). La grafica è buona: le skin delle navi sono belle e i tracciati ben definiti, per non parlare degli effetti grafici dell' aumento di velocità e dell'arsenale. Il motore grafico subisce alcuni e rari rallentamenti soprattutto nella modalità di gioco Eliminatore (ne parleremo a seguire) nei momenti in cui c'è un eccessivo utilizzo di esplosivi. Interessante l'idea di aver inserito l'applicazione Scatta Foto, che si può utilizzare in qualsiasi momento dal menù di pausa o alla fine di una competizione. (tutte le immagini presenti nella rece sono scattate da me! ndKaiser) Il sistema di controllo è intutitivo. Le manovre più spettacolari e utili come l'avvitamento (v. sotto) e lo spostamento laterale sono un pò ardue da eseguire ma molto efficaci. Lo scudo come sappiamo si danneggia al contatto con le pareti, se colpito da armi o al contatto con altre navi. Naturlamente se si arriva a 0% (BUM! XD ndKaiser) la partita terminerà, quindi bisogna usare le armi buttando sempre un occhio alla barra dell'energia eventualmente incorporando le armi prima dell' utilizzo così da ricaricarla e prevenire eventuali esplosioni.

 Ci sono 7 modalità di gioco, una più divertente ed entusiasmante dell'altra:
-Gara Singola: la modalità più classica, si corre contro 7 avversari con le armi attive                         -
-Testa a Testa: Corsa contro un solo giocatore e grande competizione
-Torneo: Una serie di Gare Singole. Meglio ti piazzi, più punti        
              prendi,  più possibilità hai di prendere l'oro!!


Prova a Tempo: Gara a tempo da solo. Il trucco qui è individuare tutti
   i velocizzatori e non andare a sbattere sulle pareti.
-Giro Veloce: Gara a 7 giri da solo in cui prima hai la possibilità di esercitarti e di mettercela tutta nel giro finale


-Zona: Una delle modalità più intriganti: si usano navi speciali (con tutte le caratteristiche a 10, il MAX) e si gareggia da soli su tracciati speciali. Ogni periodo di 10 secondi è detto Zona. Ad ogni Zona segue un aumento progressivo della velocità. Lo scopo è sopravvivere ad un numero determinato di zone prima di schiantarsi.
-Eliminatore: La mia modalità preferita. Corri per massacrare non per posizionarti. Il trucco è piazzarsi ultimi per avere tutte le prede davanti a te. Elimina un numero specifico di avversari per ottenere l'oro



Questa era solo un'introduzione alla longevità del gioco. La modalità campagna è composta da 16 serie, ciascuna con un numero variabile di eventi, ed impegna parecchio (sia per la difficoltà egli eventi sia per chi vuole ottenere tutti ori. C'è la modalità Racebox dove si possono creare le proprie gare scegliendo tracciato, tipo di gara e impostande gli obbiettivi. Se ne possono salvare 6. Buona anche la modalità Multiplayer: offline c'è sia in modalità Ad-Hoc che in Gioco Condiviso... ma è online la vera festa! Dal sito ufficiale di Wipeout, al quale accedere con un Playstation ID, si possono scaricare nuove navi, canzoni, editare le proprie skin e scaricarne di altri creatori. Il gioco è gasato sotto molti punti di vista. Stanca solo dopo ore e ore di gioco. Se cercate un gioco in cui si concentrano velocità, musica, esplosioni e adrenalina a non finire...
wipEout PULSE è il gioco che fa per voi.

GIUDIZIO
-Grafica: 8.5
  Poligoni eccellenti, motore grafico in grado di controllare alla (quasi) perfezione un mucchi di situazioni. 
  Svalutano i rallentamenti e alcune sezioni un pò grezze.
-Sonoro: 9.5
  Effetti sonori da Oscar, 16 brani tecno favolosi e 30 brani propri aggiuntivi!
-Sistema di Controllo: 9
  Controlli molto intuitivi e comodi. Ci sono solo alcune manovre difficili....
-Tempo: 10
  Campagna lunga, possibilità di creare gare, fare download aggiuntivi, editare skin + il multi offline e online...  
 mi sa che è infinito!!XD
-Divertimento: 9
  Solo la parola GASATO dovrebbe rendere il divertimento di questo gioco... stanca dopo tanto. TROPPO

TOTALE: 9
Adrenalina, competizione, velocità, divertimento... se il vostro animo contiene queste caratteristiche e avete 10 euro da spendere... buttatevi a capofitto su wipEout PULSE!!!!!

Super Mario 64 ds


SUPER MARIO 64 DS
Ritornano Mario e le Stelle per accompagnare il ds...
PREMESSA
Nel 2005 usciva il ds. La consolle di Nintendo che rivoluziona il mondo dei videogiochi con il touch-screen e il pennino. Nel 2005 usciva anche il remake del gioco che ha segnato il passaggio dalle due alle tre dimensioni di Mario, Super Mario 64. Stessa situazione, per dire, con 3ds e The Legend of Zelda: Ocarina of Time. Questo è uno dei remake dove si è aggiunto più materiale, in più Super Mario 64, uscito nel 1997 al lancio  del Nintendo 64, è uno dei giochi più venduti e apprezzati di sempre. Quindi Super Mario 64 ritorna, con un remake che deve mostrare le potenzialità del ds. Cominciamo!
MARIO (E NON SOLO) NEL CASTELLO DI PEACH
Il gioco si apre su una lettera di Peach dove invita Mario al castello per una fetta di torta. Mario invita anche Luigi e Wario ed entra nel castello. Ma non si è accorto che Bowser ha imprigionato la principessa e preso il controllo del castello, e così viene catturato insieme agli amici. Lakitu assiste alla scena e corre ad avvertire Yoshi, che dormiva beatemente senza essersi accorto di nulla. E così si inizia il gioco non con Mario, bensì con Yoshi. Una novità rispetto all'originale è appunto l'introduzione di altri personaggi giocabili, ognuno con le sue diverse abilità. Yoshi non può menare pugni ma può ingoiare i nemici e lanciarli sottoforma di uova. Inoltre il draghetto verde può anche prendere i cappelli di Mario, Luigi e Wario per trasformarsi nel personaggio corrispondente. Questo lo possono fare anche gli altri, ma non si possono tarsformare nel draghetto. Mario dispone del salto a parete, Luigi può correre sull'acqua per un po', saltare mentre corre e saltare all'indietro, Wario ha una forza sovrumana e può distruggere i blocchi neri e far roteare i nemici. E non è finita qui. Ma pensiamoci più tardi. I tre baffoni possono essere liberati nel corso dell'avventura, anche se liberare Luigi e Wario è tutt'altro che scontato. All'interno del castello ci sono dei quadri che fanno da portali per altri mondi, in totale 15. Ci sono poi i vari regni di Bowser e zone segrete del castello, che fanno lievitare il numero di stelle totali a 150, 30 in più rispetto alla versione per Nintendo 64.
NOVITà FUNGHETTOSE 
Oltre ai personaggi aggiuntivi si sono aggiunte nuove abilità ottenibili attraverso il Fiore nei blocchi ?. Mario potrà così fluttuare nell'aria, Luigi diventerà invisibile, Yoshi sputerà fuoco e Wario potrà camminare sul fondo dell'acqua. Morale della favola, però, è la perdita di altri potenziamenti presenti in Super a Mario 64. Altra novità sono i minigiochi presenti in massiccia quantità e tutti molto divertenti e giocabili. Questi, da giocare con pennino alla mano, sono sbloccabili prendendo i conigli nel corso dell'avventura. La novità a livello dei comandi è l'utilizzo del pennino per manovrare i movimenti di Mario e compagni. Non è il massimo della precisione, ma non è meglio nemmeno il sistema classico, soprattutto per colpa della telecamera difficile da controllare. 
4 YOSHI, UN SOLO VINCITORE
In questo gioco è presente anche una buona modalità multigiocatore tutti contro tutti. Si può giocare fino in 4 giocatori ma la cosa più importante è che si ha davanti il primo gioco per ds che sfrutta il game sharing (ovvero una modalità multigiocatore dove non è necessario che tutti i giocatori abbiano una copia del gioco. Questo è importante perchè fa in modo che il gioco in compagnia, preferito da Nintendo a quello solitario, sia sempre più frequente.). L'obiettivo del gioco è recuperare quante più stelle possibili. Si partirà con uno Yoshi, ma prendendo i cappelli ci si potrà trasformare in Mario, Luigi e Wario. Un'altra cosa: tutti i personaggi possono volare, non solo Mario. Un limite purtroppo di questa modalità è la ristretta quantità di scenari, 4, che limita un po' la varietà delle sfide, ma comunque il multiplayer diverte.
GIUDIZIO
GRAFICA: 9 sì, è vero, sarebbe in realtà un 8,5, visto che non è il massimo, ma come primi esperimenti sul portatile Nintendo è ben realizzata
SONORO: 9 le allegre musichette di Super Mario 64 remixate e rimaneggiate per la gioia dei fanù
SISTEMA DI CONTROLLO: 7,5 un nuovo modo per gestire Mario, ma non funziona. E nemmeno quello tradizionale. La colpa è della telecamera
TEMPO: 10 150 stelle da raccogliere non sono poche, ma la voglia di prenderle tutte ti porta a giocare, a giocare, a giocare
DIVERTIMENTO: 10 questo gioco diverte ed appassiona, anche grazie a minigiochi e multiplayer
VOTO FINALE: 9: un aquisto obbligato se vi piace il genere. Se siete disposti a passare sopra ai problemi di telecamera, allora state certi che il divertimento, come nella versione originale, non manca.
A cura di Saggio di Campagna 98

sabato 23 aprile 2011

Retrospettiva storica n°1: Spyro

SPYRO, IL DRAGO VIOLA
Spyro è un eroe del mondo dei videogiochi che ha venduto milioni su milioni di copie. Spyro è coraggioso, testardo, presuntuoso, eroico e leale e soprattutto non teme le forze del male: che si tratti di Ripto o Gnasty Gnorc, Spyro è sempre pronto ad abbandonare le vacanze per combattere. Ha iniziato l'attività dell'eroe nel 1998 quando ha sconfitto il terribile Gnasty Gnorc. Successivamente si è occupato di Ripto nella terra di Avalar e della Maga, esperta ladra di uova di drago, ed entro il terzo millennio ha già confezionato tre splendidi risultati. Ma non contento, nel 2002 plana dolcemente su Ps2 e gamecube e fa vedere i muscoli a Ripto in Enter the Dragonfly. Dopo gli anni di splendore anche lui entra in crisi, ma cerca di farsi notare allargando i suoi orizzonti anche su xbox nel 2004. Niente da fare. La sua strada è in caduta libera. Il suo volo sta per finire. L'ultimo sprizzo d'orgoglio l'ha avuto tra il 2006 e il 2008, con la trilogia di The Legend of Spyro, dove il draghetto rivela le sue origini. Ma ormai molti lo hanno dimenticato. Così Spyro decide di andare finalmente in vacanza, per sempre, aspettando qualche nuova offerta inseguendo nel frattempo il suo vecchio amico Sparx. Questo il cammino di Spyro. Ma analizziamolo meglio.
SPYRO: THE DRAGON
Nel 1998 Spyro the Dragon supera le aspettative di vendita e va a piazzarsi come uno dei videogiochi più venduti su Ps1. Questo gioco da l'input d'inizio alla saga platform d'azione, impostando le basi che caratterizzeranno i giochi di Spyro, almeno per gli episodi Ps1. Spyro può volare, sputare fuoco, caricare e planare. A volte può ottenere anche dei potenziamenti come la Supercarica. Spyro affronta Gnasty Gnorc dopo aver superato sei case ognuna con vari mondi pullulanti di nemici, gemme e draghi da liberare. Dopo aver raccolto tutto e liberato tutti si accederà ad un'area bonus che fa letteralmente impazzire gli occhi. Questo gioco appare oggi abbastanza invecchiato, lineare e soprattutto molto facile, ma per fortuna si avranno dei miglioramenti con il secondo capitolo.
SPYRO 2: GATEWAY TO GLIMMER
Spyro ritorna nel 1999 tentando di risolvere i problemi del primo episodio, ovvero la semplicità dell'esperienza e la monotonia dell'avventura. Mentra la prima non è stata completamente risolta, la seconda invece è stata superata con determinazione grazie all'inserimento di Sfere da raccogliere. Le sfere si raccolgono completando vari obiettivi d'abilità o partecipando a piccoli minigiochi. In questo capitolo compaiono dei personaggi importantissimi per la saga, ovvero Hunter e il Professore, oltre al cattivissimo Ripto e alla fata Zoe. Migliorata la veste grafica, è deludente invece il doppiaggio (a parte le voci dei protagonisti, tutte le altre sono dobbiate da due o tre persone).
SPYRO: YEAR OF THE DRAGON
Il terzo capitolo di Spyro, nonchè quello finale della trilogia per ps1 e l'ultimo sviluppato da Insomniac Games, è il più riuscito e il più apprezzato di tutta la serie. Grafica particolareggiata e molto colarata, doppiaggio fantastico con vari accenti, musica di sottofondo portata ai livelli più alti del mixer di suoni. Questo gioco inoltre è gigantesco (per completarlo ci vogliono circa 20 ore) ma non annoia mai, visto le moltissime proposte da parte degli sviluppatori (oltre ai vari minigiochi d'abilità già presenti in Spyro 2, si potranno controllare ben sei personaggi: Hunter, Sparx, Sheila, Srg, Bird, Bentley e Agente 9). La ciliegina sulla torta poi è che non tutto è facile: certo, il livello di difficoltà non è alto come da tradizione, ma certe sfide richiedono anche una certa attenzione e un certo impegno. Battere la Maga e prendere tutte le uova, quindi, non sarà facile.
SPYRO: ENTER THE DRAGONFLY
Da questo capitolo, uscito nel 2002 per Ps2 e Gamecube, segna l'inizio della decadenza. Il gioco sviluppato da Check Six Studios fu pesantemente criticato per diversi problemi dovuti alla velocità di produzione imposta da Equinox Digital Entertainment. I problemi erano legati soprattutto al motore grafico. Infatti anche se la grafica era senza dubbio d'effetto, molte volte si incappava in rallentamenti e numerosi bug. I livelli poi, anche se più espansi del passato, erano soltanto 9... Un po' pochini. E non si spiega la scelta di sostituire i classicissimi portali con banali mezzi di trasporto. Per dare un accenno alla trama, Ripto è tornato e ha rapito tutte le libellule. Queste si sono poi disperse. Fine. E non conta niente la novità dei soffi oramai.
SPYRO: A HERO'S TAIL
L'ultimo capitolo della saga classica è uscito per Xbox, Gamecube e Playstation 2 nel 2004. In confronto a Enter the Dragonfly questo episodio non ha nulla da invidiare ai suoi predecessori. Il gioco introduce degli elementi, come il doppio salto e la telecamera controllabile con la levetta destra, che iniziano il distacco dal genere platform a quello d'avventura ripreso nella trilogia The legend of Spyro. Vengono ripresi inoltre i soffi di vari tipo, già presenti in Enter the Dragonfly, e i personaggi secondari controllabili, in questo caso 4: Sparx, Hunter, Srg.Bird e la new entry Blink. I tesori da raccogliere saranno meno e non è necessario finirlo al 100%. Per quanto riguarda la trama ci ritroviamo davanti un nuovo nemico, Red, un drago rinnegato dai simili che giura vedetta, mentre ritroviamo tra i vari boss anche il vecchio Gnasty Gnorc.
THE LEGEND OF SPYRO: A NEW BEGINNING
Si apre la trilogia delle origini di Spyro con questo New Beginning che ha ricevute tante lodi quante critiche. Nel 2006 il draghetto viola passa infatti da platform incentrato su salti e planate all'avventura stile Prince of Persia, ovvero dove si alternano sezione d'espolarazione a combattimenti serrati. In questo gioco il draghetto può contare su quattro soffi diversi e sul combattimento corpo a corpo per creare delle combo a oltranza per spappolare gli avversari. Non manca anche un pizzico di Gdr: si può potenziare Spyro utilizzando le gemme raccolte. La trama è il punto cardine del gioco. Spyro è il drago viola che ogni 1000 anni riporta la pace nel mondo. Di questo ne è al corrente anche Il maestro delle Ombre, figura malvagia che tenta di distruggere l'uovo di Spyro. Ma il guardiano Ignitus salva Spyro lasciandolo sul fiume. Spyro crescerà con Sparx e le libellule ma un giorno parte alla scoperta delle sue origini. Il gioco è innovativo ed offre una grafica da urlo, ma conta su una certa ripetività e banalità nel corso del gioco.
THE LEGEND OF SPYRO: THE ETERNAL NIGHT
Secondo episodio della trilogia, nonchè quello più criticato, Eternal Night (uscito nel 2007) aggiunge pochetto a New Beginning. La novità più importante a livello di gameplay è l'aggiunta di Piume e Cristalli da raccogliere: le prime sbloccano contenuti aggiuntivi, i secondi aumentano le barre dell'energia e della magia. Anche se i livelli  sono aumentati e la trama e un pochetto più elaborata, il gioco viene presto a noia per la monotonia ancora più evidente dell'azione. La trama racconta della fuga di Cinerea dal tempio dei draghi e della sua successiva cattura da parte delle scimmie capitanate da Gaul e del potere di Spyro di controllare il tempo (cosa già vista in Prince of Persia) e dei suoi momenti di catalessi nei quali incontra l'Aedo, un drago magico. Il gioco è molto più difficile del predeccessore, e quindi può allontanare i bambini, ai quali è da sempre rivolta la serie.
THE LEGEND OF SPYRO: DAWN OF THE DRAGON
Episodio conclusivo della trilogia e ultimo episodio dedicato al draghetto viola, è uscito nel 2008 per la prima volta sulle consolle graficamente più dotate ovvero Xbox360 e Ps3. La novità più importante è senza dubbio la modalità cooperativa e l'introduzione di Cinerea come personaggio giocabile. è la prima volta che la serie di Spyro può essere vissuta insieme ad un amico, e questa è stata una grande intuizione. Cinerea può contare su diversi poteri rispetto a Spyro, votati al male: Vento, Veleno, Oscurità e Paura. Un'altra novità è il volo continuo, una mossa che esalta le esplorazioni, valorizzate anche dalla migliore resa grafica della serie, ma che rende problematica la gestione della telecamera e quindi potrebbe confondere il giocatore. Molti gli elementi nasconsti da trovare. Spyro e Cinerea si risvegliano dall'incubazione nel cristallo con uno strano collare al collo che li tiene uniti e con un gigantesco Golem dall'aria non troppo amichevole. Il collare è una scusante per tenere uniti in una inquadrazione i giocatori, senza usare la visuale divisa. Il migliore della trilogia chiude quindi la saga di Spyro. Per ora.

A cura di Saggio di Campagna 98

giovedì 14 aprile 2011

Goldeneye 007


GOLDENEYE 007                               wii
Per l'Inghilterra, James?
PREMESSA
Era il 25 agosto 1997 quando James Bond rivoluziona il mondo videoludico con Goldeneye 007, ispirato al film agente 007 - goldeneye. Infatti il gioco sviluppato da Rare e dal genio di Martin Hollis vantava un ottima modalità multigiocatore e delle sezioni stealth veramente d'effetto che rendono Goldeneye un ottimo fps e uno dei giochi più venduti del Nintendo 64. Ora 13 anni dopo il prode James ritorna su wii interpretato dal burbero Daniel Craig. Ma ora ci sono moltissimi fps, giganti e titani come Call of Duty, Medal of Honor e Gears of War per dirne qualcuno. Stiamo comunque del remake di uno dei giochi che ha fatto la storia, quindi non prendiamolo sott'occhio e analizziamolo per bene.
VIVA LA MADRE RUSSIA!
Come molti sanno la trama è costituita da un satellite di nome Goldeneye creato dalla Janus, una corporazione segreta, e da un elicottero di un'industria russa. James Bond e Alech Trevelyan sono incaricati di indagare per conto della regina inglese e così si dirigono in Russia. Questo è solo uno scorcio dell'avventura che dovremmo affrontare con il nostro bel Daniel Craig. Quest'ultimo ha uno stile massiccio e imponente, ben diverso dall'ultimo interprete, Pierce Brosnan. La modalità storia è di una facilità assoluta, si troverrà qualche difficoltà solo a 007 classico. é quasi impossibile bloccarsi nella modalità Operativo, la più semplice. Se c' è una cosa da apprezzare sono i filmati d'intermezzo: dalla caduta senza paracadute al nemico sbandato giù dalla macchina si può veramente osservare e gustare le scene senza alcun problema. Se c'è una cosa detestabile invece sono i vari rallentamenti durante il gioco, alcuni dei quali incomprensibili. La storia parte con un breve ma conciso tutorial e dopo pochi minuti ti ritrovi insieme a Trevelyan a sparare a destra e a manca. Nel gioco principalmente si spara, ma c'è anche spazio per scattare alcune fotografie o craccare un sistema con lo smartphone di James.
FUCILI A POMPA, DI PRECISIONE, O WII ZAPPER?
Le armi del gioco sono 25, ognuna con le sue modificazioni assortite e combinate in maniera diversa. Si passa dall' AK- 47 al Segs 2505 al Pavlov ASK, senza dimenticare Sigmus, Kallos e la fidata P99 d'ordinanza di James. Nella storia si potranno portare tre armi contemporaneamente, tra cui la P99. Si può giocare con la combinazione Wiimote + Nunchuk, con la Zapper, con Controller Tradizionale e con quello Gamecube. Il più comodo dei metodi è la combinazione Wiimote Nunchuk, ma non si ha il massimo della precisione: il sistema di puntamento è difficile da ammaestrare (per fortuna c'è la scelta della mira assistita) e la corsa con il pulsante A non è continua (e sono sorci verdi nell'online!).
PALLOTTOLE COLORATE E PISTOLE D'ORO
Se c'è una cosa apprezzatissima di Goldeneye 007 per Nintendo 64 è senza dubbio il multiplayer locale, ricco di modalità e varianti che rendevano la sfida quantomai imprevedibile. Ritorna così il  multiplayer locale su Wii. Si può giocare con un massimo di 4 giocatori in 10 scenari differenti, ognuno con caratteristiche e strategie proprie. Si può giocare in quattro modalità:
- Conflitto: tutti contro tutti;
- Conflitto a squadre: 2 squadre da 2
- Pistola d'oro: una variante di Conflitto, c'è una pistola d'oro in grado di uccidere con un colpo;
- Si vive solo due volte: una variante di Conflitto, c'è un numero limitato di vite.
Si aggiungono poi modificatori di vario genere come Paintball, che trasforma le pallottole in vernice, Granate adesive e Singolarità, che prevede l'esplosione al minimo contatto tra i giocatori.
ALLA CONQUISTA DEL MONDO
La modalità online risulta però molto più divertente e coinvolgente di quella da salotto. Sarà per le battaglie a otto giocatori, sarà per le diverse modalità di gioco (oltre a conflitto, conflitto a squadre e pistola d'oro ci sono anche eroi, scatola nera e goldeneye, più due sbloccabili più avanti), ma non ci sono dubbi sulla curatezza con cui è stata realizzata. Le uniche pecche sono che i server sono controllati da degli host, e se abbandonano la partita finisce facendo perdere PE, e l'impossibiltà di scambiare il codice amico con chi gioca insieme a te. Apparte questi problemi, funziona tutto alla grande. Ci sono dei livelli d'abilità che si superano guadagnando PE durante gli scontri. Questi si vincono principalmente uccidendo i nemici, ma il modo e la continuità influenzano sulla quantità. Andando avanti si sbloccano armi e gadget per il proprio armento personalizzato, che sono cinque e si aggiungono ai vari armamenti standard. 
GIUDIZIO
GRAFICA: 9 qui non si scherza: sono stati creati bei modelli, i paesaggi sono particolareggiati a sufficienza e le scene d'intermezzo sono spettacolari. Peccato per i rallentamenti
SONORO: 9,5 azzeccatissimi gli effetti sonori e ottimo il doppiaggio in italiano:c'è anche l'accento russo!
SISTEMA DI CONTROLLO: 7,5 non è il massimo della precisione e sono abbastanza scomodi tutte le soluzioni, ma funzionano
TEMPO: 8,5 la modalità Storia non dovrebbe portare via molto ma dopo c'è l'online!
DIVERTIMENTO: 9 nella storia si gode solo la trama: tutto è troppo facile! Ben diverso è l'online, divertentissimo, e anche il multiplayer locale non delude
VOTO FINALE: 8,5: Goldeneye ritorna senza la spinta dell'originale del 1997 ma con un fascino ancora tutto suo.

A cura di Saggio di Campagna 98

mercoledì 6 aprile 2011

martedì 5 aprile 2011

Super Mario 3ds (ANNUNCIO)

Ragazzi, stavo per rimanerci quando ho sentito questa notizia... Un nuovo Super Mario... Per 3ds... Ragazzi cin pensate? Satoru Iwata al GDC 2011 ha annunciato lo sviluppo del nuovo capitolo dell'idraulico più famoso. Inutile dire che questo gioco sfrutterà al massimo le potenzialità del 3ds, quali il 3d, ma speriamo anche altre funzioni... Un ultima indiscrezione: nel titolo di Super Mario 3ds si nota una coda spuntare dalla o di Mario. Che sia il ritorno di Mario Procione dei tempi andati? Aspettiamo altro materiale per l'anteprima.

P.S: Ragazzi sono riuscito a scendere dalla montagna... Ora sono in un paesino chiamato Alta Badia. Ho un coltello al fianco, barba fatta e chiedo un passaggio per tornare a casa. Per fortuna ho ancora il computer...

Giochi di degni di nota di Nintendo: Aprile 2011

Questo mese ci ritroviamo davanti il seguito di uno dei migliori sparatutto per wii, The Conduit 2! High Voltage Software è decisa a superare i limiti del predeccesore a livello di Gameplay. Durante il gioco si potranno visitare diverse località, tra cui Atlantide.
L'equipaggiamento potrà essere modificato all'inizio della missione, permettendo così di scegliere il set di bombe e le armi più adatte. Si potrà potenziare l'armamento completando missioni oppure cercando in giro armi e via dicendo. Il gioco supporterà sia il controller tradizionale che il wiimote più nunchuk (in quest'ultima modalità si potrà usare anche il Motion Plus). C'è da attendere qui, statene sicuri. Aspettiamo il 22 aprile.

domenica 3 aprile 2011

Mario Party 8


MARIO PARTY 8                                      wii
Stelle e caramelle per tutti.
PREMESSA
Nel 2007 esce l'ultimo capitolo della serie che dal Nintendo 64 ci offre un party game organizzato dal nostro eroe Mario e per questo più divertente e saltellante del solito. Dopo Mario Party 2 sono usciti molti bei capitoli, e possiamo ritrovare l'apice in Mario Party 5. Da lì in avanti i giochi hanno perso il loro spessore e la loro freschezza, fino a arrivare a questo Mario Party 8. Cosa abbiamo davanti? Scopriamolo assieme.
BENVENUTI ALLA FIERA DELLE STELLE!!
Accendendo Mario Party 8 ci si ritrova davanti una bella schermata di selezione file e subito dopo ci viene incontro un tipo molto strano di nome Sir Baraonda con il suo cappello parlante Joe Cilindro e ci illustra la Fiera delle Stelle per bene.Ma prima di parlare delle modalità di gioco approfondiamo ciò che riguarda il gameplay vero e proprio. I personaggi giocabili sono 14, di cui 12 disponibili dall'inizio. Le arene sono invece 6, ognuna con obiettivi bonus e pericoli ben distinti. All'inizio saranno 5. Il gioco è una sorta di gioco dell'oca organizzato appunto su questi tabelloni. L'obiettivo e recuperare più stelle, in un modo o nell'altro: sia corrompendo un pirata, sia scovando un fantasma, sia investendo su un hotel. Un ruolo da padrone per completare l'obiettivo la fanno i gettoni, che potranno essere guadagnati sudando sette camicie o rubandole spudoratamente. In più per aiutarci (o ostacolarci) ci sono le caramelle: ognuna con diverse effetti, possono influire sul dado, sugli avversari, sui gettoni o addirittura sulle stelle. Non dimentichiamoci inoltre che il tabellone stesso può aiutarci o ostacolarci: infatti in base a dove capitiamo dopo il lancio del dado potremmo avere o un immensa fortuna, o perdere/vincere 3 gettoni, o assistere a un evento casuale o chiamare in causa Donkey Kong o Bowser. Il primo ci aiuterà a raggiungere la stella, mentre il secondo... Infine ci sono i minigiochi: alla fine di ogni turno si terrà un minigioco dove vengono assegnati 10 gettoni ai vincitori. I minigiochi possono essere 4 vs 4, 3 vs 1, 2 vs 2 e gara in base alle condizioni con le quali si conclude il turno. Sono più di 60, e sono visualizzabili man mano che si provano (o che si comprano).
GIRANDO PER LA FIERA
Le attrezzature della fiera sono 5:
- Tendone Party: qui si svolge il classico gioco da uno a quattro giocatori, che può essere normale, a squadre o duello. Si possono modificare varie opzioni quali numero di turni, livello di abilità cpu, tipo di minigiochi...
- Arena Gara Stellare: esclusivamente per un giocatore, dovrete scegliere un personaggio e battere un cpu in ognuno dei tabelloni.
- Padiglioni Minigiochi: qui potrete prendere parte, fino in quattro giocatori, a modalità speciali che non prevedono quanto la fortuna richiesta nel gioco classico, bensì... l'abilità nei minigiochi! Infatti tutte queste modalità (Sala Minigiochi, Sfida Regale, Gira e Rigira, Forza Tris, Prova del fuoco) sono incentrate sul superamento dei minigiochi per ottenere la vittoria. Alla resa dei conti questi minigiochi sono alquanto simili tra loro e il fattore fortuna dei tabelloni manca, come quel pizzico di brio che si porta dietro. L'unica modalità interessante è la Prova del Fuoco dove bisogna ottenere i punteggi più alti nei dieci minigiochi a punteggio.
- Area Extra: nell' Area Extra sono presenti otto minigiochi esclusivi che possono essere giocati anche con i propri mii. Tra queste figurano un ping pong che funziona esattemente come il tennis di Wii Sports, solo molto meno divertente e dinamico, una sorta di Tetris e una garetta in motociclette divertente al punto giusto.
- Bazar dello Svago: il negozio della fiera. Si possono comprare i minigiochi che si devono ancora trovare, delle statuine da rimirare e guardare i propri record. Come moneta di scambio si usano le Cartallegre, raccimolabili vincendo nelle altre aree (esclusa l'Area Extra). Per comprare tutto ci vogliono veramente molte partite, che giocate in singolo annoiano, e sinceramente prendere tutte le statuine non vale proprio la pena di come può invece valere i trofei di Brawl.
GIUDIZIO
GRAFICA: 8 colorata al punto giusto ma poco variegata. Fa vedere i punti deboli del motore grafico Wii
SONORO: 7,5 musiche orecchiabili ma non memorabili, si poteva decisamente fare di più
SISTEMA DI CONTROLLO: 7,5 i controlli sono sempliccissimi, ma non sempre precisi
TEMPO: 5,5 il gioco è troppo ripetitivo e noioso se giocato da solo. In compagnia ci si diverte, ma le partite durano troppo anche con pochi turni e dopo un po' annoiano
DIVERTIMENTO: 7 in singolo non c'è neanche gusto di prendere il telecomando, mentre in multiplayer diverte ma non molto, e questa è una grande pecca per un party-game
VOTO FINALE: 7: L'ultimo episodio di Mario Party diverte e si lascia giocare grazie ai numerosi minigiochi, ma in singolo delude e dopo poco tempo può venire a noia.

A cura di Saggio di Campagna 98

venerdì 1 aprile 2011

Assassin's Creed Brotherhood




Ultimamente una buona fetta di videogiochi multipiattaforma è afflitta da un leggero ritardo di pubblicazione nella versione PC, sebbene molto probabilmente in fase di sviluppo i tempi siano gli stessi di quella console. Per questo motivo, senza peccare di scetticismo, viene da pensare che si tratti di occulte scelte di mercato, più che di ottimizzazioni tecniche. Tant’è che l’ultimo capitolo della saga del famoso assassino, Assassin’s Creed Brotherhood, rilasciato lo scorso Novembre per PlayStation 3 e Xbox 360, giunge su Personal Computer solo ora. Fortunatamente arriva sugli scaffali prodigo di contenuti extra, come il DLC “La Scomparsa di Da Vinci” e i relativi contenuti aggiuntivi per il multiplayer, aggiornamenti vari e una grafica ottimizzata ed elevata all’ennesima potenza, nonché una piccola e interessante aggiunta alla micro-gestione finanziaria di Roma.

Ezio Auditore da Firenze…a Roma
Prima di cominciare con la disanima, è bene fare una precisazione in merito alla denominazione di questo capitolo, soprattutto per chiarire le idee del motivo di tale scelta a chi non ha seguito la saga da vicino. La mancanza del numero romano davanti al nome del titolo infatti non è un caso, proprio perché Brotherhoodnon è il vero terzo capitolo (che invece uscirà il prossimo anno e si chiamerà appunto Assassin’s Creed III), ma va inteso come una grandissima espansione stand alone che riprende le gesta del risoluto assassino Ezio Auditore a partire dai titoli di coda della precedente iterazione.
Sconfitto Rodrigo Borgia e ottenuta la tanto agognata vendetta, il giovane Ezio spera finalmente di appendere la lama celata al proverbiale chiodo e crogiolarsi nei festeggiamenti alla lussuosa Villa Auditore. Purtroppo invece per l’assassino fiorentino il tempo di riposarsi è ancora lontano, poiché all’orizzonte si profila un futuro tutt’altro che roseo, un futuro che di nome fa Cesare Borgia, niente di meno che il figlio illegittimo di Rodrigo Borgia - quest’ultimo ancora in vita a causa di un ingenuo quanto pericoloso eccesso di altruismo da parte del protagonista. Con l’aiuto delle armate papali, Cesare assedia e distrugge Monteriggioni, obbligando Ezio e la sua famiglia alla fuga verso Roma, dove con l’aiuto degli storici alleati composti da mercenari, ladri e cortigiane, la famiglia Auditore rimetterà in piedi la confraternita degli assassini per porre fine al dominio dei Borgia, ed alle loro brame di dominio sull’intera penisola italica.
La narrazione principale come di consueto andrà a braccetto con le enigmatiche vicende dell’era contemporanea, dove il burattinaio Desmond scoverà i ricordi del burattino Ezio dal suo Animus, ora dislocato all’interno della Villa Auditore a Monteriggioni, e ancora una volta sarà affiancato dai fedeli compagni di viaggio Lucy, Rebecca e Shaun. Come accadeva nel precedente capitolo, il background rinascimentale la farà da padrone per l’intero arco narrativo, ergendosi a coprotagonista della vicenda. Tuttavia, mentre la scenografia regge il passo grazie alla fedelissima ricostruzione architettonica e storica della bellissima Roma - tanto che giocando sembrerà di partecipare ad una vera e propria visita guidata interattiva - la sceneggiatura si presenta sottotono non offrendo grandi spunti narrativi, come colpi di scena o momenti memorabili, ma limitandosi perlopiù a sfruttare passivamente gli elementi narrativi già visti nel predecessore, senza inserire nulla di emozionalmente inedito. La trama comunque, pur senza togliere il fiato e durando solo una decina di ore, scorre via piacevolmente grazie alla varietà e al ritmo serrato e frenetico delle missioni che la compongono.

Silenzioso assassino o macchina da guerra?
La struttura ludica di Assassin’s Creed Brotherhood è fondamentalmente invariata rispetto a quella del suo predecessore, ma è stata arricchita e migliorata in alcuni aspetti, a partire dai combattimenti. Sebbene le guardie vi attaccheranno ancora una alla volta, sarà possibile inanellare esecuzioni a catena a partire da un contrattacco portato a segno, rompere la guardia nemica con dei calci o agguantare il malcapitato di turno. Queste piccole modifiche hanno innalzato sensibilmente il ritmo dei duelli, che risultano decisamente più dinamici e divertenti che in passato, anche se a volte fin troppo immediati, in quanto sarà possibile mettere al tappeto un gran numero di guardie in poco tempo partendo da un solo contrattacco riuscito. Il processo di agevolazione si è comunque limitato ai soli scontri, e la presenza di alcune missioni obbligherà il giocatore a non farsi individuare dalle guardie mantenendo un basso profilo ed eliminandone dunque una ad una in modo silenzioso, evitando attacchi diretti. C’è tuttavia un piccolo problema di fondo: anche se è un assassino, Ezio non dispone di nessuna abilità particolarmente attribuibile ad un vero titolo stealth, se non quella di nascondersi nella paglia o saltare da un tetto all’altro in modo senz’altro poco indiscreto. Ecco quindi che in queste missioni sovente capiterà di essere scoperti, con grande frustrazione, non tanto per la noncuranza nei movimenti, ma proprio perché al protagonista mancano gli strumenti per muoversi silenziosamente. Sarebbe stata d’uopo una migliore calibrazione di queste fasi, magari inserendo una possibilità di spostamento aggiuntiva più credibile per attaccare un nemico di soppiatto: non semplicemente muovendosi lentamente, ma avendo anche la possibilità di abbassarsi. Purtroppo in queste sezioni sembrerà di essere nei panni di un semplice soldato “scalamuri” più che di un assassino. Tuttavia, c’è un espediente in grado di migliorare la situazione, anche se non sarà sempre possibile farne utilizzo. In Brotherhood potrete creare la vostra squadra di assassini assoldando degli abitanti ribelli indicati sulla mappa. Una volta che ne avrete ingaggiati un certo numero potrete farli intervenire in qualsiasi momento delegando a loro il lavoro sporco, ad esempio per eliminare alcune guardie, oppure sfruttarli per battaglie particolarmente ostiche in cui i nemici saranno molto numerosi. Visto che a differenza di Ezio non potrete equipaggiarli a dovere, ad ogni vostra chiamata acquisiranno dei punti esperienza che permetteranno loro di salire di livello ed incrementare le proprie caratteristiche, limitate purtroppo solo ad arma e armatura. Accedendo poi a delle colombaie sparse sulla mappa potrete accettare dei contratti ed inviare i vostri comprimari assassini a combattere in giro per l’Europa, guadagno denaro e altri punti esperienza utili per la loro crescita. Una delle novità sicuramente più interessanti, che peraltro contribuisce ulteriormente a facilitare il già permissivo livello di sfida dei combattimenti.

Società di ristrutturazione edilizia Auditore Srl
La Roma che troverete nei panni di Ezio non sarà brillante e fiorente come si potrebbe pensare, bensì riversa da uno stato di forte crisi economica e sociale causata dal vizioso dominio dei Borgia. Fortunatamente, oltre ad assassinare templari e guardie a destra e manca, sarete in grado di aiutare la futura capitale anche economicamente, ovviamente ottenendo un tornaconto personale.
Il simbolo del potere e dell’influenza dei Borgia nella città capitolina è rappresentato da alcune torri che, una volta distrutte insieme all'eliminazione del capitano che presidia la zona, permettono la completa visione della mappa attorno ad esse (come i punti panoramici, che sono comunque ancora presenti) e la ristrutturazione di botteghe ed opere architettoniche prestigiose intorno all’area sbloccata. Ricostruire la città capitolina gonfierà le vostre entrate finanziare, portandovi a raggiungere facilmente cifre piuttosto ragguardevoli, che potrete poi prelevare in qualsiasi momento dalle banche. A differenza del secondo capitolo, dove le risorse economiche erano sbilanciate rispetto alle reali necessità e possibilità di acquisto, in Brotherhood sarà possibile investire il denaro nelle botteghe con un relativo fattore di rischio (novità della versione PC), acquistare nuove sedi per gli alleati, o spendere cifre astronomiche per restaurare monumenti storici come il Colosseo, il Pantheon e tantissimi altri. Come vedete, sapere come spendere i vostri fiorini non sarà più un problema.

Quando ci vuole un po’ di sano script
Se il primo capitolo di Assassin’s Creed era indubbiamente molto ripetitivo ed il secondo è riuscito solo in parte a scongiurare tale mancanza, l’offerta ludica di questo episodio è la più generosa vista finora: potrete ristrutturare l’intera città, investire i vostri guadagni nelle botteghe, gestire una gilda di assassini. Il tutto all’interno di una città dinamica, completamente esplorabile a cavallo e percorribile velocemente attraverso passaggi sotterranei - attivabili previa ristrutturazione - senza contare la moltitudine di missioni secondarie da svolgere. Ma se nella campagna vi sembrerà che manchi un po’ di “pepe” non preoccupatevi, perché le vere emozioni sono da ricercare al di fuori dell’avventura principale. L'amico Leonardo da Vinci vi contatterà per dirvi che i Borgia lo hanno forzatamente ingaggiato per costruire delle mostruose e pericolose macchine da guerra e vi chiederà di distruggerle in modo da indebolire il potenziale bellico dell’esercito di Cesare. Le missioni di Leonardo sono una piacevole variante, che grazie ad un sapiente uso di script ed alle folli armi partorite dal geniale inventore, che prima di distruggere potrete usare per farvi spazio fra le guardie, vi farà passare momenti di grande divertimento, proponendo addirittura inaspettate fasi shooter.





Multiplayer sì, multiplayer no?
Come se durante il single player non mancassero cose da fare, ecco come per magia che anche in questa serie spunta un’inedita modalità multiplayer. Da sei a otto giocatori potranno sfidarsi online all’interno di uno scenario preso in prestito dalla campagna, in cui l’obiettivo è quello di trovare ed assassinare una preda, segnalata da un’immagine a schermo, senza farsi scoprire, e nel frattempo, ovviamente, sfuggire dal giocatore/assassino potrebbe avere voi come obiettivo. Sarà disponibile anche una divertente modalità di gioco a squadre. Anche se il multiplayer va inevitabilmente a cozzare con il concept del single player, il quale non avrebbe avuto necessariamente bisogno di una modalità di gioco online per garantire maggior divertimento e contenutistica, alla prova dei fatti, la ricetta convince e diverte, almeno per un po'.

Assassinio al chiaro di luna
Per quanto riguardo il comparto tecnico, Assassin’s Creed Brotherhood si basa sullo stesso motore grafico del suo predecessore, migliorato ed ottimizzato per l’occasione. La dinamica facciale dei personaggi principali è ora molto più verosimile che nei precedenti capitoli, allo stesso modo la realizzazione degli ambienti gode di una superiore pulizia, e la profondità di campo, prima volutamente castrata dall’effetto “Animus”, è ora aperta e gode di una vera linea d’orizzonte. Il tutto fortunatamente, a differenza di quanto visto con il predecessore, è gestibile anche da computer non particolarmente performanti, grazie all’ottima scalabilità e ottimiazzazione del motore grafico. Purtroppo la modellazione poligonale di passanti e personaggi secondari è ancora molto scadente rispetto agli standard odierni, ma è un compromesso da accettare per un titolo open world che deve gestire una tale mole di elementi. La città di Roma, l’ambiente di gioco principale, è stata ricostruita alla perfezione e restituisce una sensazione piacevole durante il gioco, tanto che se non avete ancora visitato la nostra capitale, dopo qualche ora spesa su Assassin’s Creed Brotherhood vi verrà voglia di farci un salto. A chiudere il cerchio ci pensa un ottimo comparto sonoro rappresentato dalle epiche musiche di Jasper Kyd, e dalle ottime campionature, riprese in maggior parte dal precedente capitolo, e anche da un doppiaggio in lingua italiana davvero convincente.

Voto Totale 10 e Lode
Da JonnyX98 è tutto linea a voi studio!