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lunedì 30 maggio 2011

Resident Evil 4


Il survial horror più famoso al mondo è tornato con video più racapriccianti e spaventose dei precedenti con anche un nuovo ragazzo dal cuore di pietra senza alcuna paura e pietà nei confronti di questi zonbie e loro capi senza cervello.
Leon(il protagonista) sta cercando un'amica di nome Ashley ma,mentre interroga un contadino nel salotto della sua casa(contadino), il poliziotto che lo accompagna viene rapito e il contadino si rivela una zombie che cerca di uccidere Leon che scappa e cerca il poliziotto ma trova un villaggio di zombie che dovrà affrontare da solo.
Trovata Ashley cerca di trovare un'antidoto per il virus che trasforma la gente in zombie senza pietà.
In questa storia combatterai contro: contadini, monaci, mostri,militari,i vecchi amici traditori o nuovi alleati ( si fa per dire) i boss,il virus e un ragazzo zombie con i suoi fratelli( o guardie del corpo) che hanno creato il virus molti anni prima.
Come tutti i suoi predeccessori avrai una valigetta dove portare il necessario per sopravivere con gli zombie e la macchina da scrivere un pò arruginita per salvare i dati.
Ashley non combatterà con te ma ti potrà dare una mano per alcune missioni o in alcune operazioni che non puoi fare perchè hai i nemici alle calcagna( naturalmente devi proteggere Ashley dagli zombie o avrai perso la partita).
Non tutti i nemici sono semplici da battere per alcune doti dategli dal virus.
In questo mix di azione e orrore arriverai ad agghiaccianti rivelazioni( che dovrete scoprire da soli) e a lotte all'ultimo sangue con i nemici.
Nel menu non c'è nient'altro che :
  1. continua
  2. nuovo
  3. opzioni
VOTI
GRAFICA:10 e lode ti fa venire la pelle d'oca solo nel vedere i boss
SONORO:10 e lode non c'è molta musica ma quando senti i bisbigli o le voci dei monaci zombie ti fanno accapponare la pelle( come la grafica)
TEMPO:9 abbastanza lungo da spiegarti tutto ( al 99%) ma anche per annoiarti
DIVERTIMENTO: 10 la cosa bella è che gli zombie fanno ridere con quelle facce da ******** o per il fatto che appaiono all'improvviso dalnulla urlando come scemi
SISTEMA DI CONTROLLO: 9.5 ugale a queelo dei giochi di sparatutto
VOTO FINALE:10 orribilmente bello ve lo consiglio.
Ciao da Eragon 98

sabato 28 maggio 2011

E3 2011

E3 2011
Alla scoperta del futuro...
Quest'anno ne vedremo delle belle all'E3 che si terrà il 7 giugno a Los angeles. Perchè ci sono tanti argomenti caldi da trattare. Primi tra tutti sicuramente la presentazione del misterioso Project Cafè e le ultime novità della psp2 (o ngp, a dir si voglia), le due nuove consolle che insieme al 3ds hanno segnato l'inizio del nuovo decennio. Proprio su 3ds poi si vedranno molti giochi altamente aspettati e superiori alla deludente line-up di marzo. Gioconi come l'imminente Ocarina of Time 3d, o come il nuovo Mario Kart. Non dimentichiamoci poi dei giochi ricorrenti, come Mario e sonic ai giochi olimpici (Londra 2012) e i vari pes e fifa. Poi ci sono call of duty Modern Warfare 3, il seguito di uno dei migliori sparatutto mai esistiti, e Infamous 2, seguito molto atteso grazie al buonissimo precedente capitolo. E poi altro e altro ancora. Seguite Start per uno speciale coi fiocchi.

venerdì 27 maggio 2011

Project cafè

                          PROJECT CAFè 
                        Il futuro è alle porte...
Ragazzi, appena ho visto la notizia, sono sobbaltato, ma non molto. Era nell'aria da tempo l'idea di un successore della Wii, ma vederlo concretizzata in così poco tempo è un sogno. Infatti la nuova consolle Nintendo vedrà la luce dopo Marzo 2012, a un anno di distanza dal 3ds, così con 2 nuove consolle Nintendo proverà a prendere il primato e schiacciare le rivali (sony in primis). Per ora le informazioni sono ridotte all'osso ma Iwata ha lasciato trapelare che all'E3 verrà presentata. Se ne vedranno delle belle. Per ora si utilizza il termine in codice dei geniacci Nintendo, PROJECT CAFè.

The 3rd Birthday Parasite Eve PSP


ritorna sulla con il 3° episodio, Aya con un nuovo potere, con cui è in grado di controllare le altre persone,anche del passato: con questo proverà ad evitare l'incidente accaduto 1 anno prima

Il vero cuore del titolo batte naturalmente per il proprio gameplay ibrido, come del resto la serie ha sempre abituato. Catalogare rigidamente ogni suo esponente, caratterizzato storicamente dalla sapiente fusione di solide fondamenta ruolistiche con elementi action e anche survival horror, è sempre stato compito più dannoso che utile, e The 3rd Birthday non fa eccezione. Ma viene chiaro osservare come le tanto care basi di gioco di ruolo si siano a mano a mano affievolite di capitolo in capitolo, fin quasi a scomparire in quest’ultimo, vinto da meccaniche chiaramente shooter, malgrado di sparatutto non si possa propriamente parlare. Diversi ancora gli ingredienti JRPG in pentola, ma troppo sbiaditi rispetto al passato per giocare lo stesso incisivo ruolo dei due predecessori. I livelli esperienza sono rimasti, acquisibili naturalmente eliminando i nemici, limitati però a condizionare un solo numero davvero importante: quello dei punti vita. Ogni magia e incantesimo dal canto suo è stato rimpiazzato da un sistema di collocamento di geni, sempre ottenibili dagli avversari, posizionabili su piccole tabelle virtuali, alla ricerca degli incastri più vantaggiosi e le fusioni più potenti (sovrapponendo più geni nello stesso spazio, creando a tentativi abilità ex-novo, o lasciando salire di livello quelle già attive). La limitazione a questo? Ogni potere innestato è solo passivo, innescato automaticamente (e, per giunta, il più delle volte in modo casuale) durante i combattimenti. Altra amara delusione per chi si fosse aspettato un’eredità più corposa dal passato. Presente per fortuna anche l’acquisizione delle armi da fuoco, anche queste da sbloccare nel corso dell’avventura, e a loro volta potenziabili con i componenti via via accessibili attraverso il raggiungimento di un nuovo livello di abilità nella categoria balistica selezionata (pistole, shotgun, fucili da cecchino, lanciagranate, mitragliatori e un’ultima riservata alle bocche da fuoco più segrete e potenti). Citiamo inoltre la possibilità di selezionare diversi equipaggiamenti vestiari per Aya (tutti naturalmente in grado di logorarsi nel tempo con i danni inferti... tutti insomma capaci solo di confermare un’altra volta il basso ruolo di oggetto erotico interpretato dalla protagonista), feature purtroppo scialbamente piatta, limitata a soli fini estetici, in quanto le differenze tra un capo d’abbigliamento e l’altro sono pressoché nulle.
Ben più ingombrante lo spazio riservato alle fasi di fuoco, vera colonna portante dell’intera esperienza. Perchè quello che si sarà chiamati attivamente a fare dal primo all’ultimo livello sarà proprio annichilire le forze avversarie a colpi di pallottole. Proprio in questo aspetto è stata concentrata la più attenta cura dello sviluppatore, ma incapace ancora una volta di proporre qualcosa di veramente nuovo ed esente da fastidiosi difetti. I comandi sono semplici e intuitivi: un tasto per mirare, uno per sparare, e uno per schivare. La mira è automatica, e presenta la possibilità di passare da un obiettivo all’altro. Menzione d’onore per le sezioni invece a bordo di veicoli, come elicotteri o carri armati, tanto divertenti quanto tragicamente brevi e sparute.
La bella notizia, in mezzo a questa scura mistura di caratteristiche non proprio rincuoranti, è che ci pensano una manciata di idee toniche a risollevare le sorti del gioco; tre feature in grado di trasformare un gameplay altrimenti monotono e poco fresco in qualcosa di più godibile. Si parla dell’Overdive, la Liberation e il Fuoco Incrociato. L’ultima è la possibilità di mirare contro un nemico e concentrare su di esso i colpi di tutti i soldati presenti in zona. Requisito di attivazione, la pressione prolungata del tasto mira, fino al riempimento di un’apposita barra di caricamento su schermo.
La seconda è uno speciale stato alterato della protagonista, sempre attivabile con il riempimento di un’apposita barra, questa volta attraverso ripetute uccisioni, durante la quale danni inferti e ogni suo attributo fisico potranno essere potenziati esponenzialmente per un lasso determinato di tempo.
L’Overdive è infine la caratteristica più interessante delle tre, che fa davvero la differenza tra la vita e la morte e dona colori vivi al gameplay. Attraverso tale abilità Aya potrà infatti possedere letteralmente i corpi degli esseri umani nelle immediate vicinanze (notificati da apposite informazioni a lato dello schermo), siano essi militari o civili. Innescabile con l’utilizzo di un solo tasto (purché qualche forma di vita amica sia effettivamente nei paraggi) la bionda eroina potrà così impossessarsi del corpo, mantenere le armi principali impostate e acquisire quella già imbracciata dal militare di turno, potendo in qualunque momento abbandonarlo per trasmigrare in un altro, anche durante il decesso dello stesso. In aggiunta questo potere può poi essere utilizzato per impossessarsi temporaneamente degli stessi nemici, quando in punto di morte o particolarmente debilitati dal fuoco continuo di certe armi, per procurare loro ingenti danni o condurli velocemente nell’oltretomba.
L’aspetto davvero positivo di queste speciali caratteristiche, oltre quello di variegare l’azione in scena, è iniettare nelle meccaniche di gioco una componente strategica non trascurabile, più o meno rilevante a seconda della difficoltà selezionata. Per sopravvivere alle battaglie più spietate diventa così vitale sapere muovere la schiera di soldati in zona con un continuo ed oculato utilizzo dell’Overdive, disponendo le forze in modo da accerchiare il nemico, mirare alle sue difese scoperte e offrire contemporaneamente sicuro riparo ad ogni uomo.
Come si è già precedentemente anticipato, i personaggi di gioco godono di scarso carisma, a partire dalla stessa Aya, decisamente sotto tono rispetto i suoi trascorsi videoludici. Allo stesso modo, il design riservato a mostruosità nemiche e alle locazioni in cui si è chiamati a deambulare si dimostra tutt’altro che ispirato e mancante di reale fascino. Il motore grafico è di alto livello, e cocente si fa il disappunto nel vederlo applicato ad oggetti così poveri di identità. Sopra la sufficienza, invece, il comparto musiche, grazie soprattutto agli orecchiabili motivi, in più di un’occasione piacevoli e idonei al contesto.
Proprio per tutti i malcontenti mossi diventa presto chiaro quanto logorante possa essere finire più e più volte l’avventura, come la gestione del gioco vorrebbe che l’utenza facesse. Terminata la medesima una prima volta (circa dodici le ore necessarie per farlo), ecco così veder titillato l’appetito del giocatore con la possibilità di sbloccare nuove difficoltà, nuove armi, nuovi costumi per Aya e offrire nuove chances per terminare gli obiettivi secondari di ogni capitolo. Ma si capisce come dover ripetere decine di volte tutte e sei le missioni complessive diventi impresa nauseante a fronte delle magagne alle fondamenta, nonché a una negligente calibratura della difficoltà, finendo per stancare il giocatore medio già al secondo passaggio.

secondo me potrebbe ottenere un bellissimo voto ma il problema dei controlli è molto penalizzante e sbloccare il video di aya sotto la doccia è frustrante :bisogna completare il gioco ben 50 volte,mamma mia....
voto 7

sabato 21 maggio 2011

Super Mario Bros 3


SUPER MARIO BROS 3             500 wiipoints
La terza avventura di Mario, quella del procione.
Ok ragazzi chiaraimo subito una cosa: i giochi del passato non superano mai il 9. Perchè appunto appartengono al passato e un po' invecchiati sono. Comunque non disperate, il 9 indica un buonissimo gioco, e i soldi da spendere sono anche pochi, quindi...
Super Mario Bros 3 è il terzo capitolo della serie leggendaria uscito nel 1988 per NES. Questo capitolo riprende la formula dell'originale (il secondo era un po'... Strambo) e lo arricchisce di nuove modalità e particolari. Viene introdotta la mappa di gioco, per selezionare il livello, ed alcuni tra i personaggi tipici della derie, come i Categnacci e i Bowserotti, i pestiferi figli di Bowser che rubano li scettri ai vari re, privandoli di ogni potere e trasformandoli in animali. Cosi Mario e Luigi, con l'augurio della Principessa Peach, partono alla volta dei vari regni per sconfiggere i Bowserotti. Ci sono molte nuovissime trasformazioni, e questo è quello che caratterizza di più Super Mario Bros. 3. Il simbolo è Mario Procione, che dota Mario i una coda e gli permette di volare per qualche secondo. Poi ci sono i vari Mario Rana, Mario Martello, Mario Procione Potenziato, e i classici Mario Fuoco e Mario Stella. Alla fine di ogni livello si prende una carta e quando se ne sono raccolte tre, in base alla combinazione, ti vengono regalate un certo numero di vite. Ci sono due modalità multigocatore: una sull'avventura, dove a turno si giocano i livelli, e una a schermo condiviso a là Mario Bros, dove si è impegnati a tirarsi addosso oggetti di vario tipo e naturalmente saltarsi addosso.
GRAFICA: 8 un po' invecchiata, anche se per quei tempi era il massimo
SONORO: 9 le classiche musiche indimenticabili di Super Mario ai tempi migliori: che goduria!
SISTEMA DI CONTROLLO: 8,5 comodo come un tempo
TEMPO: 9 c'è poco da dire i livelli sono tanti e difficili quanto basta e soprattutto il ritmo di gioco è altissimo
DIVERTIMENTO: 9 come ogni altro Super Mario. Imperdibile
VOTO FINALE: 9: il classico terzo capitolo di Mario  disponibile a soli 5 euro. Un occasione imperdibile sia se vi piace o non vi piace il genere. In caso ci aveste già giocato ai tempi dell' 88 , riscoprirlo non vi farà male.
A cura di Saggio di Campagna 98

Prince of Persia: Le sabbie dimenticate (wii)


PRINCE OF PERSIA: LE SABBIE DIMENTICATE                                  wii
Un principe in cerca di sposa (come sempre)
Nel maggio 2010 esce Prince of Persia Le sabbie dimenticate per Playstation 3, Xbox 360 e Wii, seguito diretto di quel Sabbie del Tempo apprezzato soprattutto per la  versione gamecube, ed anche qui a prevalere è la versione Nintendo. Perchè a confronto di hardware, mentre la versione Wii è a buoni livelli, le versione new generations lasciano un po' a desiderare. Per questo a meritarsi la recensione è la versione Wii. La trama della versione in questione è diversa. Non appena il caricamento è terminato, vi ritrovate davanti un castello che lentamente sprofonda nelle sabbie. Niente di meglio per ritrovarsi subito nell'azione ed avere subito un obiettivo da portare a termine tra le mani. Appena usciti dal castello assistiamo a un dialogo tra il Principe e Il Genio, una figura femminile magica e alquanto riservata che promette al Principe un regno. Con l'imbroglio però lo porta a liberare il suo regno dall'Aoma, una pianta malvagia che toglie energia agli esseri viventi. Suvvia, muoviamoci, se no il Principe rimane da solo con quella maliziosa del Genio.
AMBIENTAZIONI SPETTACOLARI, PARETI E TRABOCCHETTI
Il più grande pregio di questo gioco sta senza dubbio nella grafica: la Wii è stata sfruttata al massimo per regalare un paesaggio favoloso da vedere e da ammirare. Dei passaggi poi sono quasi cinematografici: stare su una torre alta una centinaia di metri mentre scende una pioggerellina post apocalittica, oppure camminare sulle pareti di pezzi di edifici che fluttuano nello spazio è decisamente spettacolare. Anche il Principe e Il genio sono stati rappresentati alla perfezione, mentre l'unica carenza sta nel design dei nemici, un po' buttato là, come se fosse uno schizzo. D'altronde si sa che il punto di forza di Prince of Persia sono le corse sui muri e l'esplorazione, e qui non c'è nessun dubbio nel dire che ogni zona presenta un codice, un modo di procedere, diverso, in base alla combinazione tra abilità da usare posizoni delle piattaforme e trabocchetti. E già, se non ci fossero soprattutto le abilità e i trabocchetti, Prince of Persia non sarebbe la stessa cosa. Le prime hanno cambiato carattere rispetto al passato, proponendo invece di magie come ghiaccio e fuoco la manipolazione degli elementi, che si divide in appiglio magico, vortice magico e sfera magica. Sbloccabili uno dopo l'altra, consentono diversi modi di procedere, visto che i primi creano appigli sui muri, i secondi vortici sui pavimenti che innalzano il Principe e le ultime creano un momentaneo riposo in una sfera magica. All'inizio poi i primi due poteri si potreanno evocare solo su determinati punti, mentre dopo... Gli ostacoli mettono invece un po' di brio all'esplorazione, rendendo più difficile una tranquilla camminata sui muri, e non mancano sezioni particolarmente difficili. E per i più legati al classico, ci sono anche sezioni 2D particolarmente riuscite.
PARLANDO DEL GIOCO E DEI MOSTRI...
La vita del Principe è indicata da una barra della vita (ampliabile) e da tre sfere di energia (anche queste ampliabili) ceh rappresenterebbero le vite del Principe. All'esaurarsi di tutte le sfere e di tutta la barra si rinizia dall'ultima fontana visitata. Esattamente come accadeva in Sabbie del Tempo. Nelle fontane il Principe può ricaricarsi di enrgia e salvare. Questi checkpoint sono stati sparsi intelligentemente, nè troppo vicini nè troppo lontani tra l'uno e l'altro. Fin qui si potrebbe dire tutto bene, ma il problema vero sono i combattimenti. Inseriti con frequenza quasi stressante e monotoni come pochi, durante questi combattimenti basta menare il telecomando wii qua e là per vincere la partita. Perchè ci sono anche altri modi, ma fondamentalmente quasi tutti i nemici possono essere uccisi mediante il procedimento sopra descritto. E in più i boss sono solamente tre, tutti piuttosto facili. Peccato, perchè danneggiano l'esperienza di gioco per lo più buona.
FINITA L'AVVENTURA...
Dopo una decina di ore (si può completare il gioco anche in 7) si vedranno scorrere i titoli di coda e sia assapora il tipico gusto da gioco finito. E ora? per fortuna il gioco conta su obiettivi da svolgere durante la partita, alcuni facili, altri difficili, altri inevitabilmente completabili. E in più ci sono i livelli bonus, uno più bello e stiloso dell'altro. In più aggiungiamoci costumi e armi sbloccabili e il gioco non è finito dopo l'avventura, ma continua, cercando di finirla in meno di 7 ore o bevendo tutte le pozioni. Tirando le somme questo è un buon gioco della serie, raffinato e spettacolare come di consueto, ma il sistema di controllo (comandi non precisissimi, telecamera quasi ingestibile) e la monotonia dei combatimmenti tolgono valore a un gioco se no imperdibile e trovabile per giunta a basso prezzo.
GIUDIZIO
GRAFICA: 9,5 scenari suggestivi e spettacolari, ambientazioni da urlo e un design ispiratissimo: grande lode a Ubisoft Quebec Production!
SONORO: 9,5 musiche tipiche del mondo arabo, sospese e melodiche, perfette per creare atmosfera, si aggiungono all'ottimo doppiaggio in italiano
SISTEMA DI CONTROLLO: 7 peccato: la telecamera è ingestibile, i comandi non sono precissimi ed in più si aggiunge un sistema di puntamento scomodo e impacciato
TEMPO: 8 l'avventura non dura molto, ma poi ci sono gli obiettivi. Il ritmo di gioco è buono, se si escludono i combattimenti, purtroppo frequenti
DIVERTIMENTO: 8,5 paesaggi suggestivi, trama ben studiata e gameplay ricco e variegato tengono incollato il giocatore, che però avrà qualche sbadiglio nei combattimenti
VOTO FINALE: 8,5: il migliore episodio di Prince of Persia su wii, sotto il profilo audiovisivo stupisce molto, e diverte anche. Peccato per alcuni errori di programmazione che creano bug e per la monotonia dei combattimenti.

A cura di Saggio di Campagna 98

P.S: Mi scuso per il tempo prolungato di assenza di post, ma finalmente sono tornato dall'esilio e sono una persona nuova. Gli altri gli ho persi di vista...

mercoledì 4 maggio 2011

Giochi degni di nota di Nintendo: Maggio 2011

Eccoci ritrovati con la nostra rubrica mensile con quattro bei giochi per le nostre consolle portatili Nintendo.
Il 6 maggio uscirà il primo gioco per 3ds fuori dai giochi di lancio, ovvero Steel Diver. Questo gioco è nato da un'idea del solito Miyamoto ma è nei cantiri di Nintendo già dai tempi del primo ds! Finalmente è arrivato dopo anni di notizie e falsi annunci. Il gioco è incentrato sul controllo dei sottomarini per svolgere missioni subaquee contro l'esercito avversario. La gestione dei sottomarini non è affatto semplice, però maneggevole, visto che è sistemato sul touch screen. Il risultato è una maggiore esaltazione ad ogni missione compiuta. Non mancano momenti dove si mette la testina fuori dall'acqua e si spara all'impazzata. Non manca anche il multiplayer, simile per certi versi allo strategico Advance Wars.
Steel Diver però non sarà solo. Lo stesso giorno uscirà anche Plants vs Zombies, un gioco per ds della serie "difendi la torre". Chiamoraci subito: è un buon gioco, ma non è all'altezza degli altri tre di questa rubrica. Può contare sicuramente su una grafica coloratissima e su una struttura profonda. Se vi piace il genere, buttatevi a colpo sicuro.
Altro gioco per 3ds di questo mese è Dead or Alive: Dimensions, in uscita il 20 maggio. Abbiamo davanti il gioco che potrebbe contendere il titolo di miglio picchiaduro del 3ds a Super Street fighter IV 3d edition. Sicuramente questo gioco può contare su una attrazione alquanto speciale... Ovvero le graziose forme delle lottatrici. E in alcuni luoghi sono persino in bikini. Che spettacolo per noi maschiacci. XD. Apparte questo "particolare" sotto c'è una struttura elaborata e un 3d che aggiunge molto all'esperienza. Speriamo in un multiplayer per completare l'opera. Dai Team Ninja, puoi farcela!
Ultimo gioco, in uscita insieme a Doa, è il remake per ds di uno dei Dragon Quest mai passato qui da noi, Dragon Quest VI. Un avvertimento: chi ha giocato solo a Dragon Quest IX, rimarrà un pochino disorientato. Dimenticatevi combattimenti liberi, personaggi creabili da zero e modesta facillità. Qui il ritmo degli scontri casuali è insostenibile, e già la strada da una città all'altra diventa rischiosa. I personaggi sono stabiliti, ma la cosa bella è che si può reclutare anche alcuni mostri. La difficoltà è ai classici livelli della serie, ovvero molto alta. I menù sono lunghissimi e i dialoghi lo sono il doppio. Eppure è un buonissimo gioco, con un'accurato multiplayer e molte trovate che allungano l'esperienza.